sabato 1 marzo 2014

Come fare il refresh periodico di un elemento di una pagina web con effetto fading - jQuery

Il meccanismo è semplice:

  • bisogna identificare, nel <body>, l'elemento di cui si vuole fare il refresh mettendo nel suo tag un id:
       <div id="id_refresh"></div>
  • uno script JavaScript con funzionalità avanzate di jQuery, definito nel <head>, identifica tale elemento con l'id di cui sopra e fa azioni su di esso ogni X secondi.
       var refreshId = setInterval(function() {
          $("#id_refresh").fadeOut("fast").load("refresh.php").fadeIn("slow");
       }, 2000);

In questo caso, le azioni fatte ogni 2000 millisecondi sull'elemento html sono: prima il fadeOut, poi il caricamento dell'output del PHP refresh.php, e infine il fadeIn.

Di seguito, il codice completo, dove si noti che è necessario caricare dal repository di Google la libreria jquery.min.js:

<html>
<head>
    <script src="http://ajax.googleapis.com/ajax/libs/jquery/1.10.2/jquery.min.js"></script>
    <script type="text/javascript">
        $(document).ready(function() {
            $("#id_refresh").fadeOut("fast").load("refresh.php").fadeIn("slow");

            var refreshId = setInterval(function() {
                $("#id_refresh").fadeOut("fast").load("refresh.php").fadeIn("slow");
            }, 2000);

            $.ajaxSetup({ cache: false });
        });
    </script>
</head>
<body>
    <div id="id_refresh">
    </div>
</body>
</html>

Si noti la linea $.ajaxSetup({ cache: false });. Con questa linea lo script fa il load del refresh.php specificando la variabile CGI _ con un valore sempre diverso per ogni chiamata fatta ogni 2000 millisecondi.

    refresh.php?_=012345678
    refresh.php?_=012345679
    ...

Questo permette di evitare effetti indesiderati scaturiti dal fatto che il browser potrebbe usare il risultato delle precedenti chiamate fatte al refresh.php che ha salvato precedentemente nella sua cache.

venerdì 28 febbraio 2014

Arduino - come contare un numero di eventi occorsi in X secondi evitando l'effetto bouncing

La prova del funzionamento dello sketch può essere fatta facendo parlare in Python un Linux con Arduino, avendo installato la libreria sysv_ipc dal sito http://semanchuk.com/philip/sysv_ipc/.

L'utilizzo di un sistema di controllo per evitare conflitti, come quello fornito dai Linux Semaphores, è altamente consigliabile per risorse che per natura effettuano operazioni su risorse di comunicazione condivise. La risorsa in questione è l'interfaccia Serial di Arduino connessa con l'interfaccia USB del Linux, che fisicamente sono connesse tramite un bus RS485. Con i Linux Semaphores si è sicuri di evitare conflitti su questo tipo di risorse.

Alla fine dell'articolo si trovano due script in Python, leggi_da_nano.py e scrivi_su_nano.py (il mio Arduino è un Nano). Ognuno può fare operazioni sul bus RS485, quindi si usa un semaforo per evitare conflitti.

/*

Simulazione con input da Serial di un programma

per contare il numero di eventi validi in una finestra

temporale di X secondi.

 

Qualsiasi byte ricevuto su Serial e' considerato

come evento.

 

Il programma evita l'effetto bouncing, con un timer

configurabile.

 

Si veda lo schema annesso.

 

*/

 

#define AMPIEZZA_FINESTRA 2000  // Ampiezza temporale della

                                // finestra di lettura,

                                // in millisecondi.

 

#define TIMER_ANTIBOUNCING 500  // Viene contato un solo

                                // evento valido nel

                                // timer antibouncing.

 

char lettera;                   // Per svuotare gli eventi che

                                // arrivano da Serial.

 

int conteggio_eventi;           // Numero di eventi

                                // da contare.

 

boolean finestra_lettura;       // Indica se la finestra di

                                // lettura e' aperta.

 

boolean blocca_conteggio;       // Indica se il conteggio e'

                                // bloccato per evitare

                                // l'effetto bouncing.

 

unsigned long baseTime_finestra_lettura;

// Riferimento temporale per la finestra di lettura.

// In relazione con la variabile finestra_lettura.

 

unsigned long baseTime_blocca_conteggio;

// Riferimento temporale per il blocco del conteggio di eventi

// non validi. In relazione con la variabile blocca_conteggio.

 

void setup() {

  finestra_lettura = false;

  blocca_conteggio = true;

  Serial.begin(38400);

  baseTime_finestra_lettura = 0;

  baseTime_blocca_conteggio = 0;

  conteggio_eventi = 0;

}

 

void loop() {

 

  if (Serial.available() > 0) {

    lettera = Serial.read();

 

    // Detection Point #1

    if (finestra_lettura == false) {

      finestra_lettura = true;

      baseTime_finestra_lettura = millis();

      blocca_conteggio = false;

      baseTime_blocca_conteggio = millis();

      conteggio_eventi += 1;

      blocca_conteggio = true;

    }

    else {

      // Detection Point #3

      if (blocca_conteggio == false) {    

        baseTime_blocca_conteggio = millis();

        conteggio_eventi += 1;

        blocca_conteggio = true;

      }

    }

  }

 

  if (finestra_lettura == true) {

    // Detection Point #2

    if ((millis() - baseTime_blocca_conteggio) >= TIMER_ANTIBOUNCING) {

      blocca_conteggio = false;

      baseTime_blocca_conteggio = 0;

    }

  }

 

  if ((millis() - baseTime_finestra_lettura) >= AMPIEZZA_FINESTRA) {

    // Detection Point #4

    if (finestra_lettura == true) {

      Serial.print("Ho ricevuto ");

      Serial.print(conteggio_eventi);

      Serial.print(" eventi");

    }

    baseTime_finestra_lettura = 0;

    finestra_lettura = false;

    baseTime_blocca_conteggio = 0;

    blocca_conteggio = true;

    conteggio_eventi = 0;

  }

 

}

 

 

 


leggi_da_nano.py

#!/usr/bin/env python

import serial
import time
import sysv_ipc

ser = serial.Serial('/dev/ttyUSB0')
ser.baudrate = 38400
ser.timeout = 0.05

try:
    semaforo = sysv_ipc.Semaphore(1235, sysv_ipc.IPC_CREX, mode = 0666, initial_value = 1)
except:
    semaforo = sysv_ipc.Semaphore(1235)

try:
    while True:
        semaforo.acquire()
        a = ser.read(255)
        semaforo.release()
        if a != '':
            print a

except KeyboardInterrupt:
    semaforo.remove()
    print "Ciao ciao"



scrivi_su_nano.py

#!/usr/bin/env python

import serial
import time
import sysv_ipc
ser = serial.Serial('/dev/ttyUSB0')
ser.baudrate = 38400
ser.timeout = 0.05
try:
    semaforo = sysv_ipc.Semaphore(1235, sysv_ipc.IPC_CREX, mode = 0666, initial_value = 1)
except:
    semaforo = sysv_ipc.Semaphore(1235)

try:
    while True:
        semaforo.acquire()
        ser.write('P')
        semaforo.release()
        time.sleep(0.2)
        semaforo.acquire()
        ser.write('P')
        semaforo.release()
        time.sleep(0.9)

except KeyboardInterrupt:
    semaforo.remove()
    print "Ciao ciao"


venerdì 22 novembre 2013

Evitare che Google Translator traduca una parte di una pagina Web

Quando si crea una pagina Web, a volte il Google Translator traduce alcune parti del testo che si vorrebbe non fossero tradotte. Per fare in modo che questo non accada, si può usare la class "notranslate" nei tag <span> o <div> di HTML:

<span class="notranslate">text not to be translated</span>

Esempio: se si specifica che il linguaggio di una pagina Web non sia l'inglese, e non si utilizza la class "notranslate", la traduzione automatica di Google Translator del testo:

#!/bin/sh
ECHO="echo –e"
mail_text="text to be sent"
mail_subject="subject of the mail"
$ECHO "Subject:$mail_subject\n$mail_text"| sendmail user@domain.com

sarà piú o meno cosí:

# / Bin / sh
ECHO = "echo-e"
mail_text = " text to send "
mail_subject = " email subject "
$ ECHO "Subject: $ mail_subject \ n $ mail_text" | sendmail user@domain.com

Qui si riporta il codice HTML per fare in modo che il testo precedente non venga tradotto da Google Translator:

<span class="notranslate"><tt>
#!/bin/sh<br>
ECHO="echo –e"<br>
mail_text="text to be sent"<br>
mail_subject="subject of the mail"<br>
$ECHO "Subject:$mail_subject\n$mail_text"| sendmail user@domain.com<br>
</tt></span>

lunedì 18 novembre 2013

Mandare mail da Raspberry Pi tramite Gmail


Aggiornamento 1: settaggi su gmail

By default, Gmail will not allow your apps to send emails using your account details. However, if you know want you are doing and want to permit your app to access Gmail’s SMTP server with your ID, you can configure it in Security settings

Generally, Gmail accounts are configured with two different authentication methods:
  1. Standard Authentication (traditional Username / Password based authentication)
  2. Two Step Verification (Username / Password and Auto-generated Auth/Verification Code)
Based on the authentication method used for your Gmail account, use one of the following methods to enable SMTP server access to your account:

1 Allowing Gmail SMTP Access for Accounts with Standard Authentication
  • Login to your Gmail account using your username and password
  • From the top right corner go to “My Account“
  • Under “Sign-in & security” section locate “Connected apps & sites” and click on it
  • Locate “Allow less secure apps” setting and turn it “On“
Once “Allow less secure apps” setting is turned on, you can access Gmail SMTP server with your Gmail account username and password.

2 Allowing Gmail SMTP Access for the Accounts with 2-Step Authentication

For sending mail using 2-Step Authentication, you may want to use a git repository with a Python script at https://github.com/pradeesi/email-from-raspberry-pi.
  • Login to your Gmail account using your username and password
  • From the top right corner go to “My Account“
  • Under “Sign-in & security” section locate “Signing in to Google” and click on it.
  • Locate “App Passwords” and click on it
  • Gmail will ask your account password for authentication. Enter the password and click on “Sign in“. After sign in, you will be presented with options to create App Password
  • From the “Select App” drop down select “Mail” and from “Select Device” drop down select “Other“
  • On selecting “Other” from ”Select Device” drop down, Gmail will ask you to enter Device name; type “Python_Script” in the text box. After this Click on “Generate” button to get the Password
  • Save this password for later use. (You will use this password along with your mail id (username) in Python script for account authentication. For your mail access from the computer or mobile, you will continue using the old password)


È utile avere la possibilità di mandare mail usando un account esterno. Qui si spiega come usare Gmail. Le configurazioni funzionano correttamente sul mio sistema:

uname -a
Linux raspberrypi 3.6.11+ #538 PREEMPT Fri Aug 30 20:42:08 BST 2013 armv6l GNU/Linux

Esempi di utilizzo in Linux/UNIX
  • L'output del crontab può essere mandato via mail mettendo all'inizio del file di crontab la linea: MAILTO=user@domain.com
  • Con la seguente linea nel file /etc/arpwatch.conf il demone arpwatch manda via mail i nuovi MAC addresses e i cambi di IP che scopre sull’interfaccia eth0eth0 –m user@domain.com

Configurazione in Raspberry Pi
I passi necessari sono:
  • apt-get update ci si assicura che gli apt repositories sono aggiornati.
  • apt-get install ssmtp si installa il pacchetto ssmtp.
  • Editare il file /etc/ssmtp/ssmtp.conf (ad esempio con vi - vedi tutorial). Le uniche linee non commentate devono essere:
root=postmaster
mailhub=smtp.gmail.com:587
hostname=raspberrypi
AuthUser=user@gmail.com
AuthPass=password
UseSTARTTLS=YES
FromLineOverride=NO

Il parametro hostname deve avere ciò che si vede con il comando hostname.
user e password sono i parametri con cui si accede a Gmail.
Il parametro FromLineOverride=YES secondo la fonte principale (vedi in basso) permetterebbe di modificare a piacere il sender della mail. Nella pratica non funziona, quindi si consiglia di configurarlo a NO.
Sempre secondo la fonte principale, nel file /etc/ssmtp/revaliases bisogna mettere tutti gli users del sistema da cui è possibile mandare mail. Nella pratica, ogni user della mia Raspberry Pi è in grado di mandare mail. Per cui si tralascia la configurazione di questo file.

Le mail avranno nel campo From il testo configurato nella quinta colonna del file /etc/passwd. Ad esempio:

cat /etc/passwd
root:x:0:0:Root:/root:/bin/bash

Le mail inviate dal user root si visualizzeranno con il mittente Root. Se la quinta colonna del file /etc/passwd è vuota, il mittente sarà visualizzato come user@gmail.com.

Esempi da linea di comando o script shell
  • echo "text" | sendmail user@domain.com manda una mail al destinatario user@domain.com con il testo text. L'oggetto della mail sarà vuoto.
  • echo "text" | sendmail user1@domain.com user2@domain.com manda una mail a due destinatari.
  • echo "text" | sendmail user1@domain.com user2@domain.com -c user3@domain.com user4@domain.com manda una mail a due destinatari e ne mette altri due in copia.
  • echo -e "Subject:subject\ntext" | sendmail user@domain.com manda una mail con l'oggetto subject.
  • echo -e "Subject:subject\nTo:user1@domain.com\nReply-To:user2@domain.com\ntext" | sendmail user1@domain.com manda una mail mettendo nel campo To: il destinatario e nel campo Reply-To: l'indirizzo a cui rispondere.
  • echo -e "Subject:subject\nTo:user1@domain.com, user2@domain.com\nCc:user3@domain.com, user4@domain.com\ntext" | sendmail user1@domain.com user2@domain.com -c user3@domain.com user4@domain.com manda una mail con l'intestazione che contiene l'informazione di chi è stato messo in To: e chi in Cc:.

Importante: alcuni sistemi bloccano le mail se il campo To: è vuoto. È quindi opportuno metterlo sempre.

Importante: per fare in modo che la sintassi precedente funzioni in un shell script, bisogna configurare una variabile con il valore "echo -e" e usare questa variabile al posto del comando echo -e:

#!/bin/sh
...
ECHO="echo –e"
$ECHO "Subject:subject\ntext"| sendmail user@domain.com
...

In un shell script si possono anche parametrizzare il testo e l'oggetto:

#!/bin/sh
...
ECHO="echo –e"
mail_text="text to send"
mail_subject="subject of the mail"
mail_to=user@domain.com
$ECHO "Subject:$mail_subject\nTo:$mail_to\n$mail_text"| sendmail $mail_to
...

Mail con attachments
Per mandare una mail con attachments si consiglia di usare mutt invece di sendmail.
  • apt-get update
  • apt-get install mutt
  • echo "text to send" | mutt -s "subjectuser1@domain.com -c user2@domain.com -a file-to-attach1.ext file-to-attach2.ext manda una mail a user1@domain.com, con copia a user2@domain.com, con oggetto subject e testo text to send, mettendo in allegato i file file-to-attach1.ext e file-to-attach2.ext.

Fonte principale: http://iqjar.com/jar/

Se utilizzi queste configurazioni e vedi che non funzionano, per favore lascia un post.
Verificherò sul mio sistema e se vuoi ti darò supporto per fare in modo che le configurazioni funzionino sul tuo.

venerdì 15 novembre 2013

Tutorial vi

vi è l'editor di testo di default dei sistemi UNIX. Permette di creare un nuovo file o editare un file esistente. vi è case sensitive. Quando si apre un file o se ne crea uno nuovo, in ogni momento bisogna avere presente che vi opera in una delle due modalità:
  • Modalità comando - command mode. Si va in command mode con il tasto Esc. In command mode si può salvare il file, salvare e uscire, uscire senza salvare, copiare linee, sostituire caratteri o parole, cancellare caratteri, etc.
  • Modalità inserimento - insert mode. In insert mode si possono inserire nuovi caratteri. Si va in insert mode con iaoIAO.
Quando si apre un file con il comando: vi file di default si è in command mode. Con vi -r file si recupera un file con le ultime modifiche se il sistema è andato in crash.

Muovere il cursore in command mode
  •   muovono il cursore di una posizione.
  • n, n, n, n muovono il cursore di n posizioni. Es: 2←, 14↑, 4→, 23↓.
  • h oppure <Backslace> (←), k (↑), l oppure <Space> (→), j oppure <Return> (↓).
  • ^ muove il cursore all'inizio della linea.
  • $ muove il cursore alla fine della linea.
  • w muove il cursore alla parola successiva.
  • b muove il cursore alla parola precedente.
  • :0 <Return> oppure 1G muove il cursore alla prima linea del file.
  • :n <Return> oppure nG muove il cursore alla linea n del file.
  • :$ <Return> oppure G muove il cursore alla fine del file.
Inserire testo in insert mode e tornare in command mode
  • text Esc scrive nella posizione anteriore al cursore. i significa insert.
  • text Esc scrive nella posizione successiva al cursore. a significa append.
  • text Esc crea una linea nuova sotto la attuale per scriverci. o significa open.
  • text Esc scrive all'inizio della linea attuale.
  • text Esc scrive alla fine della linea attuale.
  • text Esc crea una linea nuova sopra la attuale per scriverci.
In command mode: con u (undo) si annulla l'ultimo cambio, con . (redo) si ripete l'ultima azione.

Salvare e uscire da vi
  • Esc :w <Return> salva il file.
  • Esc :q <Return> esce.
  • Esc :wq <Return> salva e esce.
  • Esc :q! <Return> esce senza salvare.
Modificare testo in command mode
  • r character modifica il carattere attuale con il nuovo carattere character.
  • R new characters modifica i caratteri attuali con i nuovi caratteri new characters fino a quando non si preme Esc.
  • cw word sostituisce la parola attuale con la nuova parola word, poi premere Esc.
  • x cancella un carattere. nx cancella n caratteri.
  • dw cancella una parola. ndw cancella n parole.
  • dd cancella una linea. ndd cancella n linee.
  • yy copia una linea. nyy copia n linee.
  • p incolla la linea o le linee previamente cancellate (con dd o ndd) o copiate (con yy o nyy) a partire da una nuova posizione.
In command mode: con u (undo) si annulla l'ultimo cambio, con . (redo) si ripete l'ultima azione.

Altri comandi in command mode
  • Ctrl+g mostra il numero della linea attuale.
  • /word <Return> cerca la parola word nel file, verso giù.
  • ?word <Return> cerca la parola word nel file, verso su.
  • n ripete la ricerca.
  • N ripete la ricerca nel verso opposto.
  • :1,$ s/old/new/g <Return> sostituisce il testo old con il new in tutto il file.
  • :m,n s/old/new/g <Return> sostituisce il testo old con il new solo nelle linee dalla m alla n.

Per rimuovere i caratteri ^M del fomato DOS alla fine di ogni linea, si può usare il comando :1,$ s/^V^M//g, dove per far comparire il ^V bisogna dare Ctrl+v. Nella schermata, apparirà questo: :1,$ s/^M//g.

Funzioni di schermo in command mode
  • Ctrl+l fa il refresh dello schermo.
  • Ctrl+r fa il refresh dello schermo, togliendo le linee cancellate.
  • :set list <Return> fa vedere i caratteri speciali.
  • :set nolist <Return> torna a nascondere i caratteri speciali.
  • Ctrl+f va avanti di una schermata.
  • Ctrl+b va indietro di una schermata.
  • Ctrl+d va avanti di mezza schermata.
  • Ctrl+u va indietro di mezza schermata.

Fonte principale: http://www.cs.colostate.edu/helpdocs/vi.html

sabato 7 maggio 2011

Consolato: RICHIESTA/DICHIARAZIONE PER TRASCRIZIONE DI ATTO/CERTIFICATO DI: NASCITA

Trascrizione della NASCITA di un figlio avvenuta in Spagna

I figli di genitori entrambi italiani o di almeno uno con cittadinanza italiana - anche se nato all’estero ed eventualmente in possesso di un’altra cittadinanza - sono cittadini italiani. Per consentire l'automatico riconoscimento della cittadinanza al proprio figlio la nascita deve essere registrata in Italia.

Per registrare la nascita dei propri figli i genitori devono presentare il modulo di richiesta accompagnato dalla documentazione specificata nelle istruzioni:

  • modulo di richiesta trascrizione del certificato di NASCITA rilasciato dal "Registro Civil" in Spagna (nota: non sono ammessi certificati rilasciati dai Consolati spagnoli ai propri cittadini): documento.
Informazioni relative al cognome ed al nome del proprio figlio
  • Cognome
    Il Ministero dell'Interno, tramite la circolare n. 397/2008, emanata il 16.05.2008, ha disposto che per i soggetti nati all'estero ed in possesso sia della cittadinanza italiana sia di quella di un paese estero, l'Ufficiale di stato civile italiano procederà ad iscrivere l'atto di nascita attribuendo al soggetto il cognome indicato nell'atto di nascita.
    Resta fermo che l'interessato (ovvero il genitore italiano) possa richiedere all'Ufficiale dello stato civile, con apposita istanza, l'applicazione della normativa italiana e quindi l'acquisizione del solo cognome paterno. In assenza di tale istanza si provvederà ad assegnare il cognome in base alla suddetta circolare.
  • Nome
    Ai sensi dell'art. 34 del DPR 396/2000, è vietato imporre al proprio figlio lo stesso nome del padre vivente, di un fratello o di una sorella viventi, un cognome come nome, nomi ridicoli o vergognosi. I nomi stranieri devono essere espressi in lettere dell'alfabeto italiano, con estensione alle lettere J, K, X, Y, W. Se il genitore intende dare al bambino un nome in violazione ai divieti stabiliti, l'ufficiale dello stato civile del Comune lo avverte del divieto e, se il dichiarante persiste nella sua determinazione, forma l'atto e ne dà immediata notizia al Procuratore della Repubblica ai fini del promovimento del giudizio di rettificazione. Il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso e può essere composto da uno o più elementi, anche separati, e comunque non superiori a tre. A tal fine, si ritiene opportuno consigliare ai genitori di evitare di imporre ai propri figli nomi che possono trarre in equivoco circa il sesso degli stessi (ad esempio il nome "Andrea", che in Italia ha valenza maschile e invece nei paesi a cultura spagnola è un nome femminile).

gestiones nacimiento niño

Todas las gestiones tras el nacimiento de un niño

Vas a necesitar los siguientes documentos:

  • DNI de ambos padres y fotocopias: yo he necesitado una fotocopia de cada para todos los trámites, pero haced varias, por si acaso
  • Libro de familia incluyendo al recién nacido (después de ir al registro civil) y fotocopias: de nuevo, para los trámites básicos yo sólo he necesitado dos fotocopias de todas las hojas escritas, pero haced más
  • Parte de nacimiento: es un papel amarillo que os dan en el hospital justo después del parto. He escaneado el que me dieron a mí para que os hagáis una idea (cara y reverso).
  • Tarjeta de la Seguridad Social de uno de los dos padres, que debe tener trabajo y por tanto cotizar, la de cartón, no vale la del médico. Si no la tenéis, podéis obtener un "duplicado del documento de afiliación" en cualquier centro de atención e información de la seguridad Social o en la página de la seguridad social usando el certificado de la FNMT)
  • La última nómina de la madre y el padre del mes anterior al parto. Si la madre ha estado de baja por enfermedad, será la del último mes antes de la baja

Aparte de estos documentos, necesitaréis otros que iréis consiguiendo conforme vayáis avanzando en los trámites.

He dividido las gestiones en dos jornadas, en realidad mañanas, que es lo que me ha llevado a mí, y que me parece el tiempo mínimo necesario. No tenéis por qué organizaros así, es sólo orientativo.

Primera Jornada

Normalmente estas gestiones se deben hacer en la primera semana después del nacimiento:

  1. Ir al centro de salud para que el médico de cabecera de la madre os dé la baja por maternidad y si estaba de baja por enfermedad antes del parto, el alta correspondiente. Para ello, no hace falta que vaya la madre, puede ir cualquiera con el parte del nacimiento. En mi caso, fue mi suegra. El médico de cabecera os dará un informe de maternidad por triplicado, que necesitaréis más adelante. También está aquí escaneado por si queréis verlo.
  2. Ir al Registro Civil a dar de alta al niño: hay que hacerlo a partir de las veinticuatro horas del nacimiento y antes de ocho días, aunque por motivos justificados se puede retrasar hasta treinta días. Si estáis casados, bastará con llevar el parte de nacimiento, el DNI de quien lo va a registrar y el libro de familia, si lo tienes, o si no, te lo harán allí. Si no estáis casados, si el nacimiento ha sido fuera del municipio en el que lo estás registrando o si queréis poner primero el apellido de la madre, deberá ir ella también, y aportar su DNI. Para encontrar el registro que os corresponda, podéis consultar esta la página del ministerio de justicia. Tened en cuenta que generalmente abren de nueve a dos de la tarde y que los lunes suele haber mucha gente. En Madrid se tramita automáticamente el alta del niño en la vivienda de los padres para el padrón municipal. En otros municipios puede ser distinto, preguntad en el registro a ver cómo es en vuestro municipio, y si queréis, contádmelo aquí como un comentario.
  3. Dar de alta al niño en la Seguridad Social: el niño estará asociado a la de uno de los padres, al que trabaje, si sólo lo hace uno. Es recomendable que vaya la persona a la que se va a asociar el niño, o tendréis que hacer dos viajes. Hay que ir a cualquier centro de atención e información de la Seguridad Social. Necesitaréis el libro de familia, el DNI y la tarjeta de la Seguridad Social (la de cartón) de quien se vaya a hacer cargo del niño. Además, deberéis rellenar un par de tarjetitas que os proporcionarán en la entrada, y que deberá firmar la persona que se vaya a hacer cargo.
  4. Ir al centro de salud con los papeles que os hayan dado en la Seguridad Social (punto 3) y pedir la tarjeta del niño y que le asignen pediatra. Es importante hacerlo pronto, porque deberán hacerle la segunda parte de la prueba del talón entre el quinto y el décimo día de vida del niño. También lo podéis hacer por la privada, si lo preferís. En este caso, deberéis dar de alta al niño en la sociedad que tengáis, porque normalmente el seguro de la madre sólo cubre al niño durante la primera semana.

Una vez hayáis hecho esto, ya sólo deberéis enviar a las empresas de ambos padres una copia del informe de maternidad que os ha tenido que dar el médico de cabecera y otra copia del libro de familia con el niño ya inscrito. A la empresa del padre, deberéis indicarle también el periódo de disfrute de este permiso, ya que podéis elegir cuándo lo tomaréis dentro de las dieciséis semanas del permiso materno. Consultad más información sobre este permiso en este otro artículo. Yo los escaneé y los mandé por correo electrónico, pero los podéis mandar por fax o llevarlos en mano. Ambas empresas os deberán generar un informe para ir a la Seguridad Social a pedir las prestaciones de maternidad y paternidad.

Segunda Jornada

Cuando vuestras empresas os hayan avisado de que ya tenéis los certificados que les habéis pedido, podréis continuar con los trámites para las prestaciones por maternidad y paternidad (punto 2) Comprobad que todo está bien en estos certificados, especialmente el de la madre si tiene jornada reducida por guarda legal y está en los dos primeros años de la misma, ya que si está mal, puede perder dinero en la prestación. La solicitud a hacienda (punto 1) la podéis hacer antes si queréis.

  1. Hacienda: esto es para los 100€ mensuales si la madre trabaja. Basta con llamar al teléfono 901 200 345 y proporcionar la información del modelo 140, es decir, el DNI y el número de la seguridad social de la madre, los datos del niño y el número de cuenta. Os pedirán alguna casilla de la declaración del año pasado para comprobar vuestra identidad, por lo que deberíais tenerla a mano. También lo podéis hacer en cualquier oficina de hacienda o por internet con el certificado de la FNMT en la página de hacienda para el modelo 140 ó del modelo 141, según corresponda.
  2. Prestaciones de maternidad y paternidad: generalmente son las dieciséis semanas para la madre y los trece días para el padre. Podéis consultar cuánto tiempo os corresponde, cuánto cobraréis y más información sobre la prestación por maternidad en este artículo y sobre paternidad en este otro. Tendréis que presentar en cualquier centro de atención e información de la Seguridad Social la siguiente documentación (todos los formularios los podéis encontrar en la página de la Seguridad Social):
  • Informe de la baja de maternidad: se quedan con una de las tres copias que os dio el médico de cabecera
  • Libro de familia y dos copias: llevar alguna más por si acaso
  • Comunicación de datos al pagador relleno para ambos (modelo 145)
  • Certificados emitidos por vuestras empresas
  • Formulario de solicitud de maternidad y paternidad: es un único formulario, que deberéis llevar relleno con los datos de ambos, y solicitando ambas prestaciones. Hoy me han comentado que la aplicación informática no les funciona todavía y deben hacer dos solicitudes por separado, tomando una copia del formulario para cada una.
  • Si en los certificados de vuestras empresas no vienen las bases de cotización, deberéis llevar la nómina del mes previo al nacimiento de la madre y del padre y una copia. Si la madre estuvo de baja por enfermedad antes del parto, deberéis llevar la del último mes antes de esta baja. En cualquier caso, llevad la nómina.
  • En caso de hospitalización del niño, deberéis llevar el justificante médico en el que conste la fecha de ingreso del recién nacido, así como la fecha del alta hospitalaria cuando se produzca (sólo para maternidad)
  • En caso de discapacidad, deberéis llevar el certificado médico correspondiente a esta discapacidad emitido bien por vuestro médico de cabecera, o bien por el hospital si es público.
  • Si la madre cede al padre parte de este permiso, también debéis rellenar la página del formulario donde se indica esto.
  • DNI original y fotocopia de la madre y el padre: es importante llevar los dos, no vale sólo con la fotocopia.